Il futuro del mondo del lavoro: posto (non più) fisso e nuove tecnologie

E se ti dicessi che il posto fisso è morto e che questa non è un’opinione?

“Quanto di piú sacro e di piú possente il mondo possedeva fino ad oggi”, non c’è più. Forse un po’ drammatico ripensare alla metafora della Gaia Scienza nell’analisi del mondo del lavoro di oggi.

Di fatto però, senza entrare nella questione morale del superuomo e del nichilismo Nietzschiano, possiamo trovare certi parallelismi. Vediamo quali.

I trend del mondo del lavoro fra presente e futuro.

La società in cui viviamo è in continuo cambiamento. Cambiano i modi di comunicare, le relazioni, gli spostamenti e di conseguenza cambia anche il mondo del lavoro. Quali sono i trend che influenzano primariamente l’offerta di posti di lavoro e di conseguenza la ricerca di lavoro?

Digitalizzazione

Un impiegato che si trovasse oggi a fare lo stesso lavoro che faceva un suo collega 15 anni fa, probabilmente lo farebbe in maniera completamente diversa e soprattutto utilizzando strumenti incredibilmente diversi. L’accelerazione in termini di progresso nel settore ICT ha determinato un cambiamento radicale nei modi di lavorare e di conseguenza nelle competenze necessarie per un’efficacia individuale del lavoratore. Il Digital Mismtach è quel fenomeno per cui esiste un divario importante tra le competenze digitali possedute dai lavoratori e quelle richieste oggi nel mondo del lavoro. Oggi qualsiasi lavoro (dall’insegnante al medico e tutte le funzioni impiegatizie aziendali) è evoluto in chiave digitale; saper utilizzare software per l’organizzazione del lavoro, la ricerca di informazioni e la comunicazione dentro e fuori le aziende è non più auspicabile, ma necessario.  Anche la ricerca del lavoro è cambiata e oggi si fa esclusivamente con strumenti digitali. Se vuoi saperne di più leggi i miei consigli per la ricerca del lavoro qui.

Oltre che sulle competenze, la digitalizzazione ha inciso sull’organizzazione del lavoro. Lavoro da remoto, smart working, telelavoro anche le video-consulenze o i colloqui digitali, sono espressioni diverse che indicano una collocazione spazio-temporale diversa del lavoro dipendente e della collaborazione fra più parti. Nel 2018 i lavoratori agili o smart workers, hanno superato i 480 mila in Italia, un dato in costante crescita grazie soprattutto all’evoluzione dell’offerta tecnologica. Molte aziende in Italia, come Microsoft, EY, Novartis hanno ristrutturato i propri spazi interni diminuendo il numero totale di scrivanie disponibili, con il fine di incentivare i dipendenti a lavorare da casa. Non hai più la tua scrivania dunque (il tuo “posto” mi verrebbe da dire) ma quando entri in azienda ti siedi dove trovi spazio (se lo trovi).

Globalizzazione e Fenomeni Migratori

Il mondo è diventato sicuramente più piccolo. Possiamo fare un week end dall’altra parte dell’europa con tempi e costi impensabili fino a poco tempo fa. Di certo, questa facilità di spostamento ha influito anche sull’integrazione dei mercati del lavoro, nei quali, oltre la barriera linguistica, ci sono ben poche resistenze alla fusione. Le aziende delocalizzano la produzione in paesi che hanno un costo del lavoro più basso, frammentano processi produttivi o di progettazione nei paesi che hanno un know-how più specialistico (vedi India per tutto ciò che concerne l’ingegneria) e questo accade spesso da un giorno all’altro, lasciando molte persone senza lavoro con poco preavviso.

A questa facilità di cambiamento si aggiunge la necessità di integrare processi migratori ineluttabili. Entro il 2050 i migranti climatici saranno 143 milioni e si riverseranno inevitabilmente sui mercati del lavoro più sviluppati e strutturati. È quindi inevitabile chiedersi come queste migrazioni potranno influire sull’offerta di lavoro e come prepararsi per essere competitivi nella ricerca.

Intelligenza Artificiale e Nuove Tecnologie

La rivoluzione tecnologica che stiamo vivendo potrebbe non fermarsi a UCC, tool Organizzativi e di gestione, Uffici virtuali e tutto quello che viviamo quotidianamento oggi. Nuovi paradigmi di lavoro potrebbero diventare la normalità già nel prossimo decennio e influenzare, speriamo in bene, il mondo del lavoro.

In particolare ci sono due tecnologie da tenere d’occhio: l’intelligenza artificiale e la blockchain. L’AI è già una realtà e secondo alcuni potrebbe avere per esempio un impatto positivo sulla ricerca del lavoro in termini di equità e meritocrazia. Unilever ad esempio, utilizza già una videocamera dotata di AI per il primo colloquio con l’azienda. L’intelligenza artificiale attraverso l’analisi della muscolatura facciale del candidato rileva emozioni e caratteristiche psicologico-professionali del candidato.

La Blockchain, che rappresenta già la norma in campo finanziario invece, potrebbe essere utilizzata in altri campi addirittura per aumentare “l’umanità” di certi aspetti.

E i lavoratori di oggi.

Non solo però trend che influenzano il mondo del lavoro, ma anche preferenze dei lavoratori che cambiano. Se vent’anni fa infatti l’aspirazione principale era il posto fisso, magari in banca, oggi i desideri di noi stessi lavoratori sono estremamente cambiati. Secondo ForceManager ai Millennials italiani non interessa più la granitica certezza del posto fisso. Vogliono poter sfruttare l’opportunità dello Smart Working, diventare nomadi digitali e viaggiare per il mondo lavorando per contesti stimolanti e in evoluzione come le start up. Il costo sono circa 3 mila euro all’anno. Sono infatti disposti a rinunciare a ca 250 euro al mese per poter scegliere le modalità di lavoro e sfruttare le potenzialità del digitale per lavorare viaggiando.

Cosa comporta questo scenario, opportunità o rischi?

Felicità al lavoro

Gli studi e soprattutto le testimonianze, come questa di Reallyzation, sugli effetti in termini di felicità dello smart working sono molteplici. Se però vogliamo fare un discorso più ampio che riguarda il mondo del lavoro attuale, è chiaro che l’instabilità ha portato con sé una perdita di certezze per i lavoratori di oggi. Per poter essere felici a lavoro (conosci la differenza tra felicità e contentezza? Ne ho parlato qui) è importante riuscire ad affrontare le sfide di oggi e domani, con i giusti strumenti e la prospettiva corretta. Bisogna attrezzarsi al cambiamento per poterlo cavalcare invece che subire.

Non lasciarti spaventare, affidati a un professionista!

Se ti è piaciuto questo articolo, non perderne altri, iscriviti subito alla mia newsletter! Non preoccuparti, lo spam non piace a nessuno, riceverai solo comunicazioni su articoli e corsi. 

Condividi