La rubrica delle interviste agli HR ha la finalità di informare i potenziali candidati sulle tendenze e le modalità di selezione del loro settore di riferimento, chiedendo direttamente agli HR che vi lavorano.

Oggi intervistiamo Dario Todaro, HR Manager di PL3 & Partners, società di consulenza del settore IT, con una particolare expertise nel sistema SAP.

  • Dario,  quali sono i profili che PL3 & Partners cerca sul mercato?

Sono profili di Middle & Top Management, ovvero professionisti nell’ambito ICT e più nello specifico nell’area SAP.

  • Cosa deve fare un candidato che sta cercando lavoro nel settore IT, per trovare più opportunità possibili?

Diciamo che un candidato IT è un candidato fortunato; il mercato IT è sempre molto attivo e aperto. Però sicuramente in questo momento l’area TELCO (telecomunicazioni), la parte Mobile e i Developers in generale, come i programmatori sono molto ricercati. In sostanza le difficoltà di ricerca del lavoro per un candidato IT sono minime.

  • Nel settore IT la laurea è fondamentale per la ricerca del lavoro?

La laurea è importantissima; più che per le conoscenze tecniche è fondamentale perché ti dà una forma mentis che ti permette di approcciare il mondo del lavoro in maniera più matura e preparata. Ad oggi il diploma di perito informatico non è più sufficiente.

  • Parliamo di CV. Come deve fare un candidato per scrivere un CV che ti colpisca al volo?

Il CV deve essere massimo di tre pagine, inoltre semplice, schematico, a punti, pulito.

I dati sensibili devono essere pochi ma utili (e corretti!). Per esempio, nome e cognome, indirizzo di domicilio, mail e numero di telefono. Stop! Insomma, no ai “mappazzi”.

  • Tu ti occupi di risorse umane da 6 anni e hai svolto tanta attività di recruiting. Quali credi siano i tre errori più comuni che vengono commessi più spesso dai candidati in fase di colloquio ?
    • In primis molti barano sull’inglese, ed è poco intelligente come scelta perché l’inglese a colloquio viene sempre sondato;
    • Molti barano anche sulla RAL percepita; nei casi più eclatanti questo può cambiare le sorti del processo di selezione;
    • Un altro errore è non ascoltare attivamente quello che il selezionatore spiega o le domande che pone e poi ancora porsi in maniera saccente e/o prevaricante durante il colloquio.
  • Quali sono le tre principali competenze trasversali che vai a sondare in fase di colloquio?

La prima è l’educazione (puntualità, buona lettura del contesto, rispetto per il lavoro del selezionatore). Secondariamente cerco persone che siano affabili e che sappiano collaborare con gli altri, fare teamwork.

  • Quali sono i principali canali che usi per trovare candidati?

LinkedIn Recruiter in primis; utilizzo poi anche il passaparola fra i dipendenti già assunti, fra i consulenti e anche con i candidati stessi ai quali chiedo se hanno qualche altro collega in cerca di nuove opportunità.

  • Come sta cambiando il mercato del lavoro secondo te? Quali saranno le competenze irrinunciabili nel futuro prossimo per trovare lavoro?

Penso che i candidati che saranno più appetibili nel futuro prossimo, saranno quelli che studiano l’innovazione e che si specializzeranno nel settore della tecnologia e del digitale.

  • Per chiudere Dario, dai un suggerimento utile a chi sta cercando lavoro? Un trucco, un segreto, una tecnica?

Come prima cosa chi sta cercando lavoro deve capire bene cosa vuole fare, quale settore/strada intraprendere; dopodiché per differenziarsi bisognerebbe imparare a innovare, ciascuno nel proprio settore o professionalità. Le aziende che possono scegliere fra una grande mole di candidati, premieranno sicuramente l’intraprendenza e la creatività. Dulcis in fundo, è necessario avere un ottimo profilo LinkedIn che dev’essere molto simile al curriculum, quindi sintetico e diretto.

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