Vecchi modelli per nuovi approcci: quando il business design diviene un progetto di carriera.

Prendi un foglio, dividilo in nove sezioni e ripensa alla tua professione come fosse un’azienda. No non sono impazzita, oggi voglio parlarti di un “nuovo” approccio strategico alla ricerca del lavoro: il business model canvas applicato appunto all’analisi e all’indagine sulla persona che si (ri)propone nel mercato del lavoro. Studiare un modello di business visuale della propria carriera è un approccio utile e funzionale a ridisegnarla per raggiungere i propri obiettivi. Bello no? Ma facciamo un passo indietro per capire le origini di questo approccio.

Business model: le organizzazioni e il valore

Un modello di business (business model) descrive le logiche secondo le quali un’organizzazione crea, distribuisce e raccoglie il valore. In altre parole, è l’insieme delle soluzioni organizzative e strategiche attraverso le quali l’impresa acquisisce vantaggio competitivo. Non è altro quindi che l’analisi di quello che un’azienda effettivamente implementa. E un business model canvas? Un canvas non è altro che una riproduzione che utilizza il linguaggio visuale, per disegnare il business e sviluppare innovazione ad alto valore. In pratica è una rappresentazione visiva del modo in cui “un’organizzazione crea, distribuisce e raccoglie il valore”.

Business model canvas

Il Business Model Canvas nasce dall’intuizione di Alexander Osterwalder nel 2004 e poi sviluppato con Yves Pigneur e Alan Smith insieme a una community di 470 esperti in 45 Paesi del mondo. Il risultato è un best seller tradotto in 30 lingue, dal nome Business Model Generation (in Italia Creare modelli di business, Edizioni FAG). È uno strumento strategico di business design che supporta i team e le aziende nello sviluppo di soluzioni innovative ma che, può essere applicato anche alla ricerca del lavoro e allo sviluppo di un progetto personale. Come? Prendi un foglio e dividilo in nove blocchi. Poi continua a leggere.

Business Model Canvas, yourself!

Se pensiamo a te come a un’organizzazione o meglio, come all’imprenditore o imprenditrice di te stess*, il tuo obiettivo è quello di “cercare lavoro”. Con quali logiche crei, distribuisci e raccogli valore per avere un vantaggio competitivo su altri candidati? Per fare luce sui punti di forza e di debolezza della tua offerta di competenze e intraprendere, quindi, un percorso comunicativo efficace, è di aiuto fare un’analisi dettagliata e chiara.

Qui ci viene in aiuto il Business Model Canvas” con i suoi  9 blocchi di analisi.

“Quando le persone pensano alla propria carriera non riescono a concentrarsi sui punti essenziali – sostiene Tim Clark – i pensieri si accumulano vorticosamente e non si riesce a capire quali sono i fattori più critici. Grazie al modello Canvas è possibile mettere in ordine i pensieri, inserirli in un contenitore, organizzarli. Immediatamente tutto appare più chiaro e la propria vita lavorativa assume un’altra prospettiva. E’ un metodo semplice e perfetto per inquadrare il problema e cominciare a cambiare strategia”.

In pratica si analizzano nove aspetti che appartengono a qualsiasi business e includono valore, processi e obiettivi, attraverso un’esemplificazione grafica, per valorizzare le questioni importanti e impostare strategie di crescita.

I blocchi del canvas e la ricerca del lavoro

Ora analizziamo i nove diversi blocchi visuali per capire come applicarli alla ricerca del lavoro.

Segmenti di clientela.

I clienti costituiscono il cuore di un qualsiasi modello di business, sono il nostro obiettivo primario. Anche noi, come ricercatori di lavoro, dobbiamo individuare i nostri “clienti”. Non sono tutti uguali perciò è importante classificarli in base alle diverse azioni che dovremo fare per raggiungerli. Per esempio il nostro “cliente” potrebbe essere un Head Hunter, un HR, l’imprenditore o un CEO. Devi focalizzarti quindi sull’obiettivo e capire per esempio che canale usare per raggiungerlo, quale linguaggio e che relazione instaurare.

Value proposition.

Perchè dovrebbero assumere proprio me? Che valore offro? Quali sono i benefici che il mio “cliente” ricaverà dall’assumermi o ingaggiarmi? Ma soprattutto “quale problema risolvo”? Mettere nero su bianco la tua proposizione di valore ti aiuterà ad acquisire consapevolezza e a ristrutturarla eventualmente.

Canali.

Definito il valore che voglio portare e a chi, è fondamentale fare un’analisi dei canali utilizzati per raggiungere il mio target. Una descrizione fattuale può aiutare a scovare nuovi strumenti o a migliorare i meccanismi esistenti. Ricordiamoci che per la ricerca di lavoro i canali più efficaci rimangono sempre il networking (anche attraverso LinkedIn ma soprattutto offline) e le auto-candidature. Ho già scritto qualcosa a riguardo in passato quindi se hai bisogno di chiarirti le idee puoi leggere anche:

Relazioni con i clienti.

Definito il target e i diversi segmenti di target, è importante prendere consapevolezza sul tipo di relazione che si ha con i propri “clienti”. Come mi relaziono con un head hunter? Quale tipo di rapporto voglio costruire con un responsabile delle risorse umane? Come mi relaziono con il mio potenziale capo? Queste sono alcune delle domande da porsi, a seconda dei diversi contesti e degli obiettivi che ci si pone.

Flussi di ricavi.

Il flusso di ricavi è un blocco strategico di un’organizzazione. Quando si parla del lavoratore dipendente questo blocco diventa forse meno “contabile” e più analitico. È infatti importante capire come io mi percepisco e come mi percepiscono invece gli altri. Verificare di aver correttamente trasferito il mio valore è fondamentale per ottenere un’equa remunerazione rispetto a competenze, valore e responsabilità. Una situazione tipica in questo senso riguarda le difficoltà di moltissimi a chiedere un aumento al capo. Se è capitato anche a te o vorresti farlo ma non sai come, leggi i miei consigli per uscirne vincente!

Risorse chiave.

Ogni modello di business richiede risorse chiave. Che risorse ho? Cosa so fare? Le cose che ho sono necessarie, funzionali, accessorie per il dato business? Le risorse chiave consentono di creare una proposta di valore e possono essere di diverso genere: fisiche, finanziarie, intellettuali o umane. Molto importante in questa fase è la consapevolezza delle proprie capacità e il bilancio delle competenze. Leggi l’articolo dedicato a questo tema per approfondire cos’è e come si fa.

Attività chiave.

Sono le attività strategiche che devono essere compiute per creare e sostenere le value proposition. Quindi proviamo a rispondere alle domande: Quali sono le attività chiave che performo e che mi distinguono dai miei competitors? Quali sono le attività chiave richieste dalla mia value proposition e quali invece quelle richieste dai miei interlocutori?

Partner chiave.

Chi mi può aiutare nel raggiungimento dei miei obiettivi? Per una data organizzazione i partner chiave sono spesso altre organizzazioni. Ma per te che ti stai cimentando nella ricerca del lavoro o vorresti rivoluzionare la tua carriera, la risposta è il network. Le relazioni sono funzionali alla ricerca e se attivate in modalità dare-avere possono condurre a risultati concreti.

Struttura dei costi.

Analizzare i costi di un’attività è fondamentale per la sostenibilità. In questo caso i costi sono di diverso tipo; per esempio in termini di tempo ed energia, quanto “costa” il mio lavoro? Quali sono le attività chiave più dispendiose in questo senso? Quali altri aspetti della mia vita devo sacrificare per svolgere questo lavoro (tempo libero, famiglia)? E’ un lavoro in cui viaggio tanto o poco? E via dicendo..

Disegna ora il tuo progetto di carriera.

Prendi un foglio o scarica qui un modello business model canvas. Armati di penne di diverso colore, post-it e confrontati anche con chi ti conosce professionalmente. Compila ogni campo a partire dagli spunti che ho provato a darti sopra. Identifica il tuo “cliente”: chi dipende dal tuo lavoro al fine di fare (bene) il suo? Che problema risolvo o che bisogno soddisfo? Quali sono i benefici che apporto con il mio lavoro? Cosa si aspetta da me il mio “cliente” e come lo raggiungo?

La ricerca del lavoro è fatta per l’80% di preparazione e solo per il 20% di azione: il modello che ti ho appena presentato ti costringe a riflettere bene su chi sei e a chi puoi proporti, entrambi ragionamenti essenziali per capire come muoverti. Ora anche tu puoi stilare il tuo personale modello Canvas e dare ordine ai tuoi pensieri.

E se ti serve un aiuto, contattami! Ti supporterò in questa fase di progettazione di carriera.

Se ti è piaciuto questo articolo, non perderne altri, iscriviti subito alla mia newsletter! Non preoccuparti, lo spam non piace a nessuno, riceverai solo comunicazioni su articoli e corsi. 

Condividi