Fuckup Nights è il nome di un progetto nato nel 2012 in Messico. Un gruppo di amici si ritrovò una sera per bere tequila e parlare delle proprie carriere lavorative. A fine serata ciascuno aveva raccontato un proprio fallimento e il gruppo si era reso conto che queste “confessioni” erano risultate di grande aiuto a tutti.

 

Fu così, che il gruppo decise di istituire una serata, una volta al mese, in cui ciascuno poteva parlare di un proprio fallimento. Queste serate ebbero così tanto seguito che si diffusero in altri 26 paesi nel mondo e oltre 70 città.

Può sembrare strano che parlare dei propri fallimenti abbia riscosso così tanto successo.

La verità è che non siamo abituati, i fallimenti per noi sono un tabù.

Eppure, lo sappiamo fin da piccoli, impariamo a camminare cadendo.

Ma a un certo punto andiamo scuola e tutti i nostri errori da lì in poi sono sottolineati con una penna rossa e diventano causa di “brutti voti”.

 

In realtà accettare e condividere i nostri errori ci farà capire che non siamo i soli a commetterli e potremo così imparare due volte: rielaborando i nostri e apprendendo da quelli degli altri.

L’insuccesso così vissuto, diventa quindi una opportunità di apprendimento, a patto che lo si superi in fretta e che si riconosca sinceramente che

avere provato a fare qualcosa è meglio che non aver provato a far nulla”.

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